Il fantasma di Stalin – La dittatura sovietica non è mai scomparsa. Putin non ha mai negoziato, ne lo farà mai. È uno Zar, un ex KGB, un dittatore che ripete e continua ciò che i suoi predecessori hanno fatto.
A questi dittatori, (tra l’altro psicologicamente labili e grandi manipolatori) il destino delle persone non importa.
Uno Zar russo non possiede il senso dell’Umanità. Non esiste dialogo (figuriamoci una trattativa) e la “morte” è un gioco.
Esistono i kamikaze russi, questa è sempre stato il filo conduttore dell’oligarchia ex sovietica. Prima il partito, il governo. Prima il potere: chi comanda, cioè un dittatore (come in questo caso) narcisista e prepotente.
Il nuovo zar russo Putin NON TRATTA e odia essere comandato. L’inizio di una guerra per lui è un modo di dire al mondo IO comando e non mi spaventate. Ma quali sanzioni? Lui rivuole l’Ucraina, fonte di guadagno. Del popolo, russo o ucraino, non gliene frega nulla.
E quella del Donbass è solo una scusa. Rivuole l’Ucraina e farà così con le altre ex Repubbliche Sovietiche. La guerra in Ucraina non si fermerà tanto presto purtroppo e coinvolgerà altri paesi. L’idea fa paura ma Putin è pronto ad usare armi nucleari se questo serve al suo obiettivo.
La saccenza, l’odio che leggiamo nelle sue parole non è pazzia è la normalità dei più feroci dittatori che diressero l’ex unione sovietica.
Vladimir Putin dice di combattere per il suo popolo, ma non è vero;
Lui non rappresenta nessuno , se non se stesso. Ricordiamoci quando fece morire quasi 1000 bambini a Beslan, pur di fare capire che lui decide e non cede, non negozia.
E i soldati ancora vivi lasciato morire nel sottomarino ad Irkutsk. Disse no dinanzi alle offerte di aiuto pur di dimostrare che la Russia non ha bisogno di nessuno. Nessuna coalizione, nessuna negoziazione, nessuna trattativa.
Mentre questi poveri giovani morivano lui offriva gratis i tranquillanti alle madri disperate.
Il popolo non esiste per questo dittatore, il fantasma di Stalin. Non è impazzito per il Covid (come sostengono alcuni gossip), gode nel vedere gli altri stati impazzire per trovare una strategia per fermarlo. E chi non è con lui deve morire. Mi ricorda Stalin, simile nei modi e nelle decisioni.
Ora non usa il veleno, come fa con chi gli è scomodo, usa le armi. E di armi nucleari la Russia è piena. Siamo di fronte ad uno scenario straziante, pericoloso, l’avvio di una terza guerra mondiale. E noi stati occidentali continuiamo a parlare di sanzioni, mentre lui se la ride di nascosto.
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